Istituto Istruzione Superiore ‘Galilei Pacinotti’ - Pisa, Provincia di Pisa

B. R.

Liceo Classico: scuola che ho fatto e amato profondamente. Non fermate le vostre considerazioni all'open day ( trailer luccicante in cui tutto sembra bello!) o ai giorni classici ( 2 giorni in cui i ragazzi in autonomia - e a volte ostacolati dagli stessi professori che la vedono come una perdita di tempo!- fanno un piccolo e graziosissimo allestimento teatrale).
Se si ha la sfortuna di capitare nella sezione spauracchio (da cui ogni anno fuggono verso altre scuole diversi ragazzi) ci si troverà un ambiente in cui i ragazzi vengono costantemente denigrati e demotivati. La loro autostima ne sarà inevitabilmente compromessa, anche i più volenterosi dubiteranno delle proprie capacità e a nulla servirà rapportarsi con coordinatori, rappresentanti, dirigente ( mai risposto ad una pec in 5 anni). Quando parlo di tali mancanze vengo spesso frainteso come se volessi suggerire che ad essere eccessivo sia il carico di lavoro e " se uno fa il classico, sa cosa lo aspetta"... niente di più sbagliato, il carico di lavoro c'è, c'è sempre stato ( i miei ricordi più belli da studente erano di prof. severissimi e temuti, ma equi ed appassionati) e permette il famoso metodo di studio, ma il valore del contenuto della scuola non può giustificare questa incapacità umana e pedagogica, che usa la durezza come unico strumento monocorde.

Se invece si ha la fortuna di andare nella sezione paradiso, si avranno classi pollaio ( chi riesce con escamotage o certificati a cambiare sezione piuttosto che scuola finirà lì), voti ipertrofici e questi 5 anni passeranno lieti e blandi tanto da pensare che il classico sia una passeggiata.

Se si va nelle altre sezioni, si avrà ancora un'altra percezione, di sicuro più equilibrata, dove sarà possibile studiare duramente ma con stimolo, incontrando ostacoli che comunque aiutano a formarsi e magari anche togliendosi qualche piccola soddisfazione.

Una tale discrepanza fa si che, in base alla fortuna avuta, si rischi di parlare di scuole diverse e di non capirsi.
Un vero peccato e auguro ai vostri figli di finire nella sezione giusta!

Samuele Manfrin

Come genitore di un'alunna diplomata nel 2023 al tecnico, e come rappresentante di istituto per gli ultimi tre anni, ho avuto modo di vedere sia da fuori sia da dentro come l'istituto viene gestito. Chi fa una scuola è il corpo insegnante da un lato e la dirigenza dall'altro. Dal lato ITE ho trovato, salvo rare eccezioni, insegnanti preparati, motivati e con grande voglia di formare i ragazzi, prestando attenzione alle loro capacità e alle loro difficoltà, ma con imparzialità e coerenza. Il ragazzo viene seguito, il carico di lavoro è sempre adeguato (ne troppo, né poco), i docenti sono disponibili e in casi estremi la Preside è sempre presente per farsi carico di qualsiasi richiesta o segnalazione, in modo serio e attivo. Nella mia iniziale ignoranza poi di tematiche scolastiche, nei numerosi consigli di istituto a cui ho partecipato, ho visto davvero come funzionano le cose. In particolare, c'è sempre stata una grande presenza della Preside (insieme con gli altri membri del consiglio, ovviamente), che ha sempre cercato coerentemente con i regolamenti e la burocrazia di venire incontro ai ragazzi, alle loro richieste, esponendosi in prima persona, anche in momenti difficili come le occupazioni o il periodo Covid e post-Covid. Mia moglie, poi, come rappresentante di classe, salvo rare eccezioni, ha visto il medesimo atteggiamento generale nel corpo docente, per cui il ragazzo e la sua formazione sono messi al centro del processo educativo e didattico che ogni scuola dovrebbe portare avanti, e che questo istituto in particolare effettua con passione e motivazione. L'empatia poi di certi insegnanti è stata tale da motivare fortemente i ragazzi, invogliandoli a fare bene e - indirettamente - accrescere la propria autostima nel riconoscimento del loro impegno. La scuola poi organizza tantissime attività extrascolastiche facoltative, corsi di lingue, di giornalismo, "giorni economici"... insomma, ogni ragazzo può trovare qualcosa per migliorare la propria formazione, spesso a costo nullo o irrisorio per le famiglie. La preparazione finale di nostra figlia è risultata più che adeguata per portarla a fare l'università, dove al momento si trova forse uno scalino sopra altre scuole analoghe, ed ha sempre una porta aperta presso l'azienda dove ha svolto l'alternanza scuola-lavoro dove è stata riconosciuta la sua preparazione (e in generale di tutti i ragazzi provenienti dal Pacinotti). Per quanto mi riguarda, quindi, non posso che dare una valutazione estremamente positiva di questa scuola, che mi sentirei di consigliare a un ragazzo indeciso: dà una preparazione adeguata, la scuola è seria, vicina al ragazzo, e il carico di lavoro è giusto per un adolescente, lasciando comunque spazio alla sua vita extra-scolastica. La scuola che avrei voluto avere da ragazzo.

DiPa 2001

Istituto scientifico Galileo Paciotti a pisa è una delle grandi scuole superiori che rendono Pisa famosa e rinomata in tutto il mondo ...

S

RECENSIONE:
(SEGUE AGGIORNAMENTO, CONTINUATE A LEGGERE)
Ambiente tossico, deleterio. Purtroppo i professori non promuovono in alcun modo la crescita personale degli studenti, ma, anzi, li affossano con gusto perverso. Ho trovato una totale mancanza di ogni tipo di empatia, sembra che siano lì per danneggiare la fiducia in se stessi dei ragazzi, piuttosto che farli crescere nella consapevolezza delle loro potenzialità. Per me è stata una cosa molto triste da vedere, perché ho frequentato questo liceo negli anni 90 e l'avevo amato. Oggi ci trovo delle "insegnanti"scioccamente autoreferenziate che fanno solo del male. Da genitore ho trovato grandissima maleducazione e noncuranza. Piccole persone che evidentemente credono che con la spocchia e gridando ci si faccia ragione (e magari si cresca in statura.... ma non capiscono che è a quella morale che dovrebbero aspirare).
Non c'è da stupirsi che sia il liceo col triste primato degli abbandoni. Gli studenti 3 anni fa scrissero anche ai giornali per denunciare quanto pesante e castrante fosse l'ambiente, certamente l'opposto che formativo. Peccato, neanche questo è servito.
Ad maiora? Speriamo, perché altrimenti sarà destinato ad implodere e scomparire. Già ha dovuto unirsi col Pacinotti per penuria di iscritti e non ha che 4 sezioni. Di queste, andando a vedere i frequentanti dell'ultimo anno troviamo classi di 10 alunni... chissà perché gli altri son scappati a decine... forse la dirigenza dovrebbe farsi qualche domanda... purtroppo probabilmente si risponderebbe che
"questo è IL CLASSICO! Chi non ce la fa peggio per lui"....mah.
Si può fare IL CLASSICO anche senza farsi venire l'esaurimento, anzi, si dovrebbero mettere in condizione gli studenti di vivere la scuola serenamente. Non sono anni punitivi, ma formativi. Svegliatevi.

AGGIORNAMENTO A SEGUITO DELLA RISPOSTA DELLA DIRIGENTE (SIG.RA GIULIANI) :

Trovo già molto inusuale dover rispondere personalmente ad una recensione, ma, interpellata, non mi sottraggo:

Cara signora Gabriella, lei potrà non riconoscersi nella mia valutazione, ed io in effetti non ho potuto conoscerla personalmente, ma ribadisco con forza ogni mia affermazione circa l'istituto che lei, adesso, dirige. Pertanto, come dirigente, saprà chi sono i suoi insegnanti e collaboratori, come lavorano, come si pongono.
Data la chiara indisponibilità ad incontrare lei, ebbi un colloquio via meet (pazzesco, sia a livello di mera educazione, sia nei contenuti) con la sua vice (che non commento... per eleganza, mia).
È davvero singolare che lei non lo sappia e che quindi mi inviti ad un colloquio, ancor strano è che lo faccia proprio qui, su google e a seguito di mia recensione...

P.S. : attenzione all'italiano, specialmente scrivendo. Siete AL CLASSICO...

Rinnovo i miei auguri a lei e al caro, povero istituto Galilei di Pisa....

Benedetto Berni

il servizio di competenza ATA non consente il regolare circolo di entrata e specialmente uscita degli studenti in orario di conclusione delle lezioni.

Maria R.

Una scuola viva! Splendida iniziativa che ha visto alunne e alunni impegnate in performance teatrali e allestimenti da professionisti! Complimenti anche al Consiglio di Istituto e a tutti coloro che hanno dato questa opportunità agli allievi e alle famiglie

gabriella giuliani

Gent.le sig.ra libera vela, non mi riconosco nelle sue parole. Sono la dirigente di questo istituto,venga a conoscermi, magari qualche nodo critico lo affrontiamo insieme e altri le potrebbero apparire sotto altra luce.

Domenico Barranca

La scuola deve essere un ottimo esempio: mettete le colonnine per la ricarica di scooter elettrici, monopattini e bici elettriche!