Daniele Gueli
1/5
A chi come noi abbia il privilegio di avere un figlio con il dono della Dislessia, sconsigliamo vivamente questo Istituto Scolastico di Seregno. Agli open day, piuttosto che prima dell'iscrizione, i preposti facenti parte millantano sia una scuola all'avanguardia per i DSA. Raccontano di "gruppi per l'inclusione", che in un intero anno scolastico (2021/2022) né noi genitori, né nostra figlia abbiamo mai visto e conosciuto. Referente DSA mai incontrata e, quando interpellata via mail, mai in grado di far nulla di ciò per cui dovrebbe essere formata. Unica conseguenza del suo coinvolgimento la rappresaglia della "coalizione" di alcuni docenti. Addirittura, verso fine anno scolastico, quando nostra figlia è stata portata a blocchi emotivi ed attacchi d'ansia, documentati da psicoterapeuta e neuropsichiatra, con conseguenti crolli delle valutazioni, non si è nemmeno presentata al colloquio fissato a fatica con lei ed il coordinatore di classe, giustificando la sua assenza il giorno dopo, per mezzo di una mail di due righe. In meno di tre mesi i "bravi" insegnanti hanno spazzato via nostra figlia, che costituiva solo un problema, una mole di "lavoro" in più per chi, dell'ultimo termine tra virgolette, non ne conosce nemmeno il significato. Inutili i tentativi di comunicazione; ignorato ogni dettagliato referto che gli specialisti hanno direttamente inviato alla scuola. Voti deliranti, in pochi giorni si passava da 3 a 9; commenti pazzeschi. Vessazioni. Hanno ridotto una giovanissima ragazza ad uno straccio. Professori retrogradi, spocchiosi e menefreghisti di una Legge dello Stato, ma magari in grado di sbandierare i loro diritti per personali convenienze. Capaci di azzittirti con arroganza, vantando "carriere" trentennali, ad un padre, come me che, per la Legge che loro non rispettano, per mantenere la propria abilitazione, deve frequentare continui corsi d'aggiornamento, per ottenere crediti formativi. Sbandierare trent'anni d'esperienza, ma non aggiornare le proprie competenze e far finta di non conoscere, o ignorare, una Legge di oltr una dozzina di anni fa (L. 170/2010), fa meno d'essere un praticante. E le conseguenze possono danneggiare la vita di un individuo. Ciliegina su questa velenosa torta, un Dirigente Scolastico che ha finalmente concesso udienza soltanto dopo aver sottoscritto la bocciatura di nostra figlia, rimandata di due materie a fine anno scolastico. Un'ora e mezza di ascoltare, si fa per dire, un genitore per poi rispondere che "ormai" non poteva più far nulla. Vergogna. Non abbiamo mai chiesto "indulti", piuttosto che voti "regalati". Nostra figlia passava ore ed ore sui libri. Ore ed ore di sostegno, con insegnanti di ruolo di cui ci avvalevamo e che ci dicevano, alla viglia delle verifiche, che la ragazza fosse preparata. Peccato che le conseguenze di tale preparazione fossero valutazioni disastrose. Fioccavano tre e quattro come coriandoli. Dopo la vergognosa sentenza della bocciaturra, ci siamo rivolti agli avvocati, che hanno scritto al Dirigente una mail pec di autotutela, con richiesta di permettere la ripetizione delle prove di recupero SCRITTE (i DSA saranno consapevoli del perché l'abbia indicato in maiuscolo), con esami orali, in linea con la diagnosi di nostra figlia, e con altri docenti. Risposta evasiva e senza senso. Inutile il risorso al TAR, solo una grossa spesa e LorSignori lo sanno. Ci fosse mai stata data ragione, il pachidermico sistema giuridico avrebbe impiegato mesi, rendendo tutto inutile. Abbiamo portato via la ragazza. È stata iscritta ad una costosa scuola privata, che faremo fatica a permetterci. Quest'anno è stato superato brillantemente dalla ragazza, grazie a docenti preparati ed aggiornati. L'anno scolastico perso fa male, ma dei tanti subiti è il minore. Genitori, state attenti. Qui forse hanno possibilità solo alunni, diciamo, "normali"; coloro con cui funzionano i vecchi e retrogradi metodi di insegnamento dell'altrettanto retrogrado "sistema" scolastico. Valutazione inferiore a questa recensione non si può dare. Purtroppo.